giovedì 12 ottobre 2017

Realizzare l'Agrivillage oggi è antistorico


Il progetto Agrivillage è molto discutibile, concepito come un finto-rurale, brutta copia dei nostri borghi. Esso cela l'ennesimo grande centro commerciale, calato dall'alto e completamente estraneo ad una visione complessiva di sviluppo della nostra città per la quale, se la vogliamo moderna, accogliente e vivibile, questa proposta arriva con un ritardo epocale! Dopo anni di incertezze, rischiamo di compromettere una vasta area verde, all'ingresso dell'abitato e di notevole interesse paesaggistico, in barba alla ripetuta dichiarazione: “Basta consumo di suolo”! Nel frattempo ben tre siti del nostro territorio sono stati promossi “Patrimonio dell'Umanità”.

Il termine accattivante di Agrivillage dovrebbe favorire lo sviluppo dell'agro-alimentare, dell'eno-gastronomia e del “biologico” nostrano. Viceversa questi sono veramente tali se reperiti là dove si producono, non dove si concentrano e si commercializzano. Gli spazi saranno riservati prevalentemente alle aziende locali? Le stesse, per dimensioni e conduzione familiare, sarebbero in grado di sostenere un tale impegno?

Riguardo poi alla grossa occasione occupazionale: quanta e che genere di occupazione? Magari ancora di basso profilo professionale? Quanti posti di lavoro verranno persi di conseguenza altrove? Sono poco trasparenti le garanzie di sostenibilità economica di un'iniziativa imprenditoriale di tale portata. Di contro è prevedibile una bassa ricaduta sul tessuto economico della città.

Chi ci guadagna? Di certo chi si vedrà trasformare il proprio terreno da industriale a commerciale. Chi ci perde? Il solito Pantalone! E non diteci che siamo sempre quelli per il no a tutto. Progettiamo insieme una Asti futura, nuova e possibile. Allora nasceranno una moltitudine di progetti originali e innovativi col consenso generale degli astigiani.
Asti Possibile

Lettera di UnitiSiPuò al Sindaco sull'Agrivillage


Nostro Sindaco,

non siamo ancora a conoscenza della sua decisione sulla firma dell'accordo di programma riguardante Agrivillage e proprio per questo ci teniamo a ribadire le nostre perplessità in merito a tale operazione.

Durante le conferenze dei servizi la Regione Piemonte ha sollevato osservazioni su troppi aspetti critici difficilmente sanabili. Riguardano la situazione paesaggistica, la viabilità, le opere idrogeologiche. I cittadini e le associazioni di categoria degli agricoltori hanno posto inoltre seri dubbi sull'opera e la ricaduta sul territorio.

Siamo per la promozione dell'astigiano in tutte le sue forme autentiche, non siamo per le copie artefatte. I turisti che scelgono di visitare l'astigiano devono conoscere la realtà del nostro territorio, assaporare i gusti, apprezzare i profumi, toccare con le proprie mani, vedere con i propri occhi. Per favorire ciò è necessario avere un piano strategico della città che miri a sviluppare anche la promozione del commercio e il settore agricolo in cui c'è molto da fare. Occorre però che le iniziative in questo senso vengano attuate in primo luogo dai soggetti politici chiamati ad amministrare.

Signor Sindaco, Lei ha capito molto bene la situazione: dal suo intervento di ieri alle Commissioni congiunte traspariva che l’operazione Agrivillage risulterebbe disastrosa per la nostra città in qualsiasi caso.
Disastrosa se non decollasse: sarebbe la città ad accollarsi il fallimento di un’operazione a rischio “cattedrale nel deserto”. Disastrosa anche qualora avesse successo, perché determinerebbe il definitivo svuotamento del centro storico e delle periferie immediatamente vicine all'Agrivillage, un contesto che già ora appare fortemente in crisi, depauperato, asfittico. Ha promesso invece ai suoi elettori che avrebbe rilanciato e rivitalizzato Asti e le sue periferie oggi sofferenti. Parlando ieri sera delle iniziative attraenti del Borgo ha dimostrato di comprendere molto bene le ragioni per cui solo le iper strutture potrebbero competere con Agrivillage.

Questi sono gli argomenti forti che siamo certi Lei saprà usare con la sua Maggioranza per spiegare le ragioni per cui non firmerà “l’accordo di programma” in Regione. Non ceda al “ricatto” dell’insediamento di un mega capannone di logistica: Lei sa bene che il sistema viario della zona non consente tale atterraggio a meno che i proponenti non si accollino gli oneri di una rinnovata viabilità.

Sindaco, scegliendo di non firmare farà un gesto lungimirante e autorevole per Asti e gli astigiani.

Il Gruppo Consiliare UnitiSiPuò
Beppe Passarino
Michele Anselmo

giovedì 5 ottobre 2017

Agrivillage ennesimo moloch in città


Si scrive "Agrivillage", si legge ennesimo moloch paracadutato sul territorio in maniera completamente avulsa da qualsiasi progetto complessivo di sviluppo della città.

E soprattutto dalla nostra idea di città.

Accompagnato dalla semplicistica motivazione dell'incremento occupazionale (quanti posti di lavoro farà perdere altrove?), dal trendy eno-bio-agro-food (le specificità enogastronomiche sono tali se ricercate dove si producono, non dove si concentrano) e dalla sostenibilità economica basata sull'ennesimo atto di fede (BreBeMi docet) che questa città non può più permettersi.

Chi ci guadagna? Di certo, senza neppure aver costruito, chi si vedrà trasformare il terreno da industriale a commerciale. Chi ci perde? Il solito Pantalone.

E non ditemi che siamo sempre quelli del NO. Progettiamo prima insieme l'Asti futura e i SI fioccheranno sui progetti che ci si incastonano.

Clemente Elis Aceto

Nomine: dalle parole ai fatti

La Stampa 03 ottobre 2017
Giusti gli auspici del M5S sulle nomine future, ma alle parole devono seguire i fatti ed azioni concrete.

#unitisipuò si batte in questo senso già da tempo (qui https://goo.gl/L9DqhV e qui https://goo.gl/6nquyV) ed ha approntato un ordine del giorno (https://goo.gl/SdoaaY) per avere un regolamento comunale per la nomina, la designazione e la revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende, istituzioni e società partecipate. Chiediamo che il M5S lo sostenga, lo firmi e lo presenti con noi in Consiglio comunale.

Clemente Elis Aceto