mercoledì 29 giugno 2016

Il Wi-Fi dimezzato


"Il visconte dimezzato" è un romanzo di Italo Calvino e narra del visconte Medardo di Terralba che, alla sua prima battaglia, viene colpito da una palla di cannone che lo squarcia in due metà. Viene inizialmente ritrovata solo la parte cattiva, quella destra, mentre si pensa che l'altra buona, quella sinistra, sia andata distrutta.

Come Medardo di Terralba, anche il nostro Wi-Fi cittadino, presentato a più riprese e in pompa magna dall'attuale Amministrazione a partire dall'estate 2014, risulta dimezzato nel suo funzionamento: ben 7 dei 14 punti di accesso cittadini (2 dei quali dell'ATL e della Provincia di Asti) non funzionano o addirittura proprio non esistono a distanza di quasi 2 anni. 

Nella tabella di seguito il resoconto dettagliato del sopralluogo che Asti Possibile ha effettuato con i Consiglieri comunali Aceto, Bosia e Scognamiglio. Risultano non funzionanti i punti di accesso di Piazza Libertà (ATL), Piazza Catena, il Movicentro, il Tribunale e il parco Lungo Tanaro. Risultano addirittura mai installati i punti di accesso di Piazza Roma e dello Stadio comunale.

A differenza del visconte, però, non è stata una palla di cannone a dimezzare il servizio, ma la scelta politica sbagliata di offrire connettività senza fili a costo zero (?) per le casse comunali.
Chiunque sa che le apparecchiature tecnologiche di un network Wi-Fi e la gestione del servizio nel suo complesso necessitano di un minimo di manutenzione, assistenza e periodico ammodernamento. Come è possibile far fronte a tutto ciò a costo zero? Senza mettere in campo politiche trasparenti, nuove e coraggiose è praticamente impossibile: come al solito è stata preferita la strada più semplice, quella finalizzata a un ritorno d'immagine nell'immediato, quella che risulta inevitabilmente scarsamente lungimirante.

Manifestiamo inoltre la nostra preoccupazione per la predisposizione dei nuovi punti di accesso acquistati con i soldi del PISU: che fine hanno fatto? Quando diventeranno utilizzabili? Mi auguro che per questi e gli annunciati futuri collegamenti Wi-Fi delle frazioni sia riservata maggiore attenzione e garantito un funzionamento e una fruibilità reale, non solo sulla carta (di giornale).

Ci auguriamo che alla fine, come il visconte Medardo di Terralba, le due parti del Wi-Fi astigiano, quella funzionante e quella no, possano ricomporsi per offrire alla città una connettività degna di una località che si prefigge di attrarre turisti anche mediante l'ausilio di reali e fruibili servizi aggiuntivi.


I Consiglieri comunali di Minoranza
Clemente Elis Aceto
Anna Bosia
Massimo Scognamiglio

DISLOCAZIONE ESISTE? FUNZIONA? OSSERVAZIONI
Corso Alfieri SI SI Funziona il collegamento e l’autenticazione
La velocità è di 2 Mbps in download e 0,6 Mbps in upload
Piazza Alfieri (Provincia di Asti) SI SI Non è gestito dal Comune di Asti. Funziona correttamente.
Piazza Libertà (ATL) SI NO Non è gestito dal Comune di Asti. Non ci si connette
Piazza Roma NO NO Non esiste SSID “cittadiasti” mai attivato e ne esiste uno “COMUNEASTI-HotSpot” che confonde l’utente
Piazza San Secondo SI SI Funziona il collegamento e l’autenticazione
La velocità è di 3,9 Mbps in download e 0,43 Mbps in upload
Piazza Statuto SI SI Funziona il collegamento e l’autenticazione
La velocità è di 3,88 Mbps in download e 0,8 Mbps in upload
Piazza Medici SI SI Funziona il collegamento e l’autenticazione.
La velocità è di 2,76 Mbps in download e 0,41 Mbps in upload
Piazza Catena SI NO Non risponde il server Radius di autenticazione
Piazza Campo del Palio SI SI Funziona il collegamento e l’autenticazione.
La velocità è di 2 Mbps in download e 0,4 Mbps in upload
Movicentro SI NO Si collega a fatica e quando ottiene un indirizzo IP non consente la navigazione
Palazzo di Giustizia Maurizio Laudi SI NO Si collega ma non propone l’autenticazione e non consente la  navigazione
Teatro Vittorio Alfieri SI SI Funziona il collegamento e l’autenticazione.
La velocità è di 2,05 Mbps in download e 0,8 Mbps in upload
Stadio Comunale Censin Bosia NO NO Non esiste antenna. Forse in futuro grazie alla convenzione tra Prefettura, Provincia, Comune di Asti e Vigili del Fuoco
Parco Lungo Tanaro
(Campo da Rugby)
SI NO Esiste un palo con una probabile antenna ma non vi è traccia di un SSID “cittadiasti” a cui collegarsi

sabato 18 giugno 2016

Nè si, nè no


E’ il dramma che caratterizza da ormai quattro anni il Sindaco Brignolo e la sua Giunta; il “non decidere” che ha fatto fuggire dall’amministrazione l’ex Sindaco Bianchino che, a differenza di Brignolo, è sempre stato uomo del si o del no. L’attuale Sindaco, al contrario, moderno “Fra Tentenna”, ha caratterizzato la sua amministrazione più che sul fare o non fare, sul non decidere mai, sul non prendere posizione, sul dire e non dire, sul non contentare ma anche sul provare timidamente ad accontentare. Sindaco Brignolo e la sua Giunta? “Cinquanta sfumature di grigio”, per parafrasare un noto best – seller e film.

E così, per la serie “a volte ritornano”, ecco che in una giornata di quasi estate, caratterizzata più dal grigio che dal sole splendente sulla nostra città, si riaffaccia l’ipotesi per Asti dell’Agrivillage. L’operazione urbanistico/commerciale è in ballo da circa due mandati consiliari e, quando pareva fosse ormai archiviata, si scopre che, per non scontentare i proponenti, la Giunta si è inventata la procedura della “Conferenza dei Servizi” al fine di “sbolognare” la patata bollente alla Regione. Naturalmente questo passaggio è avvenuto ad aprile, nell’assoluto silenzio secondo lo stile Brignolo, con un atto amministrativo del quale nessuno e men che meno il Consiglio Comunale, sapeva niente. Riprende pertanto la sarabanda del “tutto e il suo contrario” ovvero la Giunta è contraria a nuovi mega insediamenti commerciali ma l’Agrivillage si caratterizza come una valorizzazione del piccolo commercio, collegato alla filiera agricola locale e rivolto ad una utenza esterna alla città: dopo l’EXPO a Milano potrebbe essere la volta della Val Rilate! In questo senso sarebbero ben 40 gli operatori locali (ma chi sono?) disposti ad impegnarsi nell’occupazione degli spazi espositivi e di vendita nella erigenda nuova struttura.

In attesa di avere dal Sindaco e dalla Giunta i chiarimenti necessari relativi alla rinascita dell’operazione, non possiamo che continuare ad esprimere le riserve del passato: il centro storico di Asti sta morendo dal punto di vista commerciale e andrebbe rivitalizzato con iniziative capaci di coniugare commercio, vivibilità, ambiente e cultura; per questa ragione Asti non ha bisogno di mega interventi commerciali che impegnano vaste aree territoriali periferiche, consumando suolo, ma ha bisogno di uno stop all’iper commercio e ha bisogno della valorizzazione dell’esistente (vedi Enofila e vedi manifestazioni).

Occorre poi un vasto impegno volto al rilancio e al miglioramento delle periferie della città; tema che, pur essendo al centro del dibattito nel nostro Paese e in Europa, non pare sfiorare la nostra Amministrazione. In ogni caso, ad un anno dalle elezioni, il Sindaco assuma finalmente una decisione: non tenga “in ballo” gli operatori proponenti! Decida se sarà si o no all’Agrivillage e rivendichi la propria decisione assumendone tutte le responsabilità politico-amministrative.

La nostra speranza nel caso decidesse comunque di procedere alla sua realizzazione , è quella  che si preservi il territorio vergine e si utilizzi un’area già urbanizzata e da recuperare come ad esempio gli ex capannoni produttivi sull'asse di Corso Alessandria.

giovedì 9 giugno 2016

La frase più pericolosa in assoluto è "abbiamo sempre fatto così"

La Stampa del 09-06-2016
Prendo atto delle risposte dell'Amministrazione. Poche e poco esaustive, per la verità, rispetto ai 10 precisi quesiti posti con la mia interpellanza. Mi preme aggiungere alcune considerazioni a seguito della risposta: 1) ritengo opportuno che Sindaco e Presidente dell'Ordine dei Medici Veterinari si parlino finalmente in veste ufficiale per chiarire le rispettive posizioni, proprio come il regolamento del Palio prevede debba obbligatoriamente avvenire 2) ribadisco al Sindaco la necessità, nella sua scelta, di supportare gli sforzi del nuovo direttivo dell'Ordine dei Medici Veterinari per il ripristino del suo corretto funzionamento. Direttivo seguìto, lo ricordiamo, al primo commissariamento di un Ordine dei Medici Veterinari in assoluto in tutta Italia ad opera del Ministero della Salute 3) la Commissione veterinaria del Palio, poichè organo meramente TECNICO, può essere variata in tutta tranquillità senza che la manifestazione risenta di alcun disagio. Considerato che si cambiano attori quali Capitano, Mossiere e Presidente della Commissione Tecnica, mi domando se non sia opportuna una vera ulteriore rottamazione 4) approfondirò la questione del regolamento veterinario non votato dal Consiglio del Palio perchè, a intuito, qualcosa non torna 5) a parte la crescente sensibilità al benessere animale e alle criticità legate all'immagine della Città veicolata attraverso gli accadimenti durante la Corsa del Palio, la necessità di una revisione del regolamento veterinario è avvalorata dai recenti sviluppi degli avvenimenti del 2014 (21 indagati e la contestazione di «Maltrattamento di animali mediante sostanze dopanti»)