lunedì 18 aprile 2016

Un Paese rassegnato al #ciaone


Sono davvero preoccupato: l'esito della consultazione referendaria in termini di votanti, unito alle impressioni che mi sono fatto durante i banchetti di divulgazione delle ragioni del SI, disegnano una città e un Paese rassegnati al punto da non considerare neppure più utile esprimere la propria opinione e mi domando cosa accadrà quando la percentuale dei votanti a consultazioni politiche scenderà ben sotto il 50%.

Ulteriore inquietudine genera in me la derisione, persino da parte di alcuni rappresentanti dei cittadini, degli elettori che si sono recati a votare adempiendo a un loro diritto e un loro dovere sancito dalla Costituzione.

Trovo che il livello politico di discussione sia troppo basso, quasi rasentante il tifo da stadio. Questo è un pericolo, a mio giudizio, per la democrazia.

Bisogna tentare di riavvicinare i cittadini alle istituzioni e agli strumenti di democrazia, tentare di ricreare in loro l'interesse verso la gestione della cosa pubblica altrimenti le istituzioni attueranno inevitabilmente scelte che non rappresentano i cittadini.